Caro Cianni, quando insegnavo nella scuola media, ho fatto spesso leggere ai miei alunni la favola del grande poeta Jean de La Fontaine vissuto in francia nel ‘600. E, siccome mia abitudine, mi piace guardare sempre anche il rovescio della medaglia, facevo leggere anche le altre sulla formica e la cicala. Ecco queste due di Gianni Rodari, uno scrittore per ragazzi scomparso nel 1980.
In quanto al… Grillo, è meglio lasciar perdere. Equivale allo storico, inutile e dimostrativo “…adda venì baffone!”. Che ne dici? Con simpatia.
La cicala e la formica (traduzione da Jean de la Fontaine)
La Cicala che imprudente
tutta estate al sol cantò,
provveduta di niente
nell’iverno si trovò,
senza più un granello e senza
una mosca nelle credenza.
Affamata e lamentosa
va a cercar della Formica
e le chiede qualche cosa,
qualche cosa in cortesia
per poter fino alla prossima
primavera tirar via:
promettendo per l’agosto,
in coscienza l’animale,
interessi e capitale.
La Formica che ha il difetto
di prestar malvolentieri,
le domanda chiaro e netto:
– Che hai fatto tu fino a ieri?
– Cara amica, a dire il giusto,
non ho fatto che cantare
tutto il tempo. – Brava, ho gusto,
balla adesso, se ti pare.
Ecco come ha diversamente interpretato la favola della cicala e della formica di Jean de La Fontaine, Gianni Rodari.
RIVOLUZIONE ( GIANNI RODARI )
HO VISTO UNA FORMICA
IN UN GIORNO FREDDO E TRISTE
DONARE ALLA CICALA
METÀ DELLE SUE PROVVISTE
TUTTO CAMBIA: LE NUVOLE,
LE FAVOLE, LE PERSONE.
LA FORMICA SI FA GENEROSA:
È UNA RIVOLUZIONE!
ALLA FORMICA (Gianni Rodari)
Chiedo scusa alla favola antica
se non mi piace l’avara formica.
Io sto dalla parte della cicala
che il più bel canto non vende, regala.
P O E S I A
da Filastrocche in cielo e in terra 1960/72
E’ un inno alla cicala artista, un’altra versione della popolare favola della cicala e della formica che vede la formica come una saggia stacanovista e la cicala come una perditempo nullafacente.
Qui Rodari loda invece l’altruismo della Cicala che senza guadagnarci nulla dona i suoi splendidi canti regalando la propria vita, il proprio essere all’umanità, mentre la formica è sì prudente e saggia, ma questo lo fa per un suo proprio egoismo, senza regalare nulla del suo essere all’umanità se non, al massimo, il suo lagnoso vittimismo.