Il PSI interviene sull’adesione di Giuseppe Aieta al PD

[Riceviamo e publichiamo la nota del Partito Socialista Italiano – Sezione di Cetraro – sull’adesione del Sindaco Giuseppe Aieta al PD. Il comunicato stampa è firmato Marco Occhiuzzi, Segretario PSI di Cetraro]

“La replica del compagno Giuseppe Aieta alle polemiche accuse di trasformismo lanciate da qualche ex consigliere di maggioranza ed ora d’opposizione, – si legge sulla nota – a seguito della adesione dello stesso Aieta al PD,  offre l’occasione per un intervento che vuole dare solo un contributo di chiarezza e di discussione politica.

PSIIn premessa è appena il caso di ribadire e ricordare che l’adesione del “socialista” Aieta al PD non ha creato quelle fratture che forse qualcuno vorrebbe far intendere, né ha portato (e porterà) alla “distruzione” del partito socialista di Cetraro. La nostra sezione continuerà a svolgere l’azione politica con la determinazione e la passione trasmessa ed alimentata dai militanti e dai tanti dirigenti che hanno scritto pagine importanti della storia politica cittadina. Un’azione che in questi anni è cresciuta grazie anche all’importante ruolo svolto del compagno Aieta.

E ciò per tante ragioni.

Intanto perché il lungo percorso politico di Giuseppe Aieta nel partito socialista (quasi trentennale) – continua il comunicato – è stato improntato alla coerenza ed alla lealtà, alla condivisione delle idee, alla disciplina di partito, allo spirito di solidarietà con i compagni, alla capacità di saper interpretare i bisogni della gente e di farsi carico delle loro ragioni. E, coerentemente con questo stile, ha voluto comunicare ai compagni della sezione, prima ancora che alla stampa, la decisione “ufficiale” di aderire al PD, diversamente da chi nel passato ha lasciato d’improvviso il partito per aderire prima ad un’altra forza politica e poi, a stretto giro di posta, collocarsi con questa all’opposizione.

La decisione di Aieta – si legge ancora – scaturisce inoltre dopo aver affrontato nel partito tante discussioni di natura politica sul futuro dell’area socialista e dibattuto a lungo sulle motivazioni che poi lo hanno portato a questa scelta. E se le conclusioni di questo percorso (cioè l’approdo nel PD) non le abbiamo “condivise”, certamente le abbiamo comprese nella ragione più intima e più vera. Perciò con Giuseppe Aieta, che rappresenta oggi una risorsa per la sinistra riformista calabrese e si impone come un riferimento di spicco per la nostra regione, continueremo in futuro a dibattere ed a confrontarci senza alcun disagio. Anzi  ci permettiamo di affidargli un “compito”, quello di “diffondere” nel PD sempre di più la cultura del socialismo, di cui a Cetraro vogliamo continuare ad essere gli interpreti più autentici.

Ecco perché non c’è stato alcun risvolto polemico nella “separazione” fra il PSI ed Aieta, né si è sentita fin ora l’esigenza di intervenire con comunicati ufficiali.

Rispettiamo ovviamente le idee di tutti e non intendiamo entrare in polemiche ed in inutili e noiosi personalismi. Tuttavia non è possibile tollerare l’intromissione nel dibattito interno del nostro partito proprio da chi ha rifiutato il dibattito ed ha lasciato il partito senza vere ragioni politiche.

Dare dignità alla politica e rinforzare il ruolo dei partiti richiede, oggi più di ieri, chiarezza e comportamenti coerenti, – conclude – comportamenti che sono e continueranno ad essere la regola per chi fa parte della “casa” dei socialisti cetraresi e che dovrebbero essere alla base della partecipazione alla vita politica di ogni partito”.