Cetraro. Restaurata la tomba del carabiniere Angelo Mascalchi ucciso nel 1933.
Domani, ore 18,30, chiesa di San Benedetto, manifestazione alla presenza del Colonnello Francesco Ferace.
Le ceneri del carabiniere Angelo Mascalchi, ucciso il 18 gennaio del 1933 mentre tentava di sventare un furto, dopo tanto tempo hanno trovato una degna sepoltura grazie alla volontà dell’amministrazione comunale e del comando provinciale dei carabinieri di Cosenza. La storia di Mascalchi, raccontano alcuni testimoni dell’epoca, colpi profondamente la città perché si trattava di un giovane carabiniere arrivato dalla provincia di Arezzo in Calabria e poi a Cetraro. Le sue ceneri vennero deposte nell’ossario comunale fino a quando, nel 2008, il sindaco Giuseppe Aieta, venuto a conoscenza di questa commovente storia, perché informato dal comandante della Stazione dei Carabinieri di Cetraro, Pasquale Schettini, non decise di dare una degna sepoltura al giovane eroe. Le ceneri furono poste sotto un nuovo sepolcro che venne collocato proprio nel viale principale del cimitero comunale.
Nei giorni scorsi, in occasione della presentazione del libro di poesie del Generale dei Carabinieri Gagliardo, il comandante provinciale dell’arma, colonnello Francesco Ferace, visitando la tomba del giovane carabiniere, incontrando il Sindaco, ha chiesto che in tempi brevi venisse rivestita di marmi bianchi e fosse officiata una messa in suo onore. La manifestazione, dunque, è prevista per lunedì 15 luglio, ore 18.30, nella Chiesa Madre di San Benedetto. È previsto il saluto del Sindaco e del Colonnello Francesco Ferace, Comandante Provinciale dei Carabinieri. La messa sarà celebrata da don Ennio Stamile alla presenza di autorità civili e militari. Dopo la messa le autorità si muoveranno alla volta del cimitero per deporre una corona di fiori sul nuovo sepolcro che conserva le ceneri del giovane carabiniere.
Dopo aver intitolato una scuola al Generale dei Carabinieri, Carlo Alberto dalla Chiesa, alla presenza del Capitano della Compagnia di Paola, Luca Aquoti, dunque -grazie alla volitiva iniziativa del colonnello Francesco Ferace e del sindaco Aieta, ci si appresta a dare una degna e decorosa sepoltura ad Angelo Mascalchi, giovane carabiniere ucciso nel 1933. É un segno di gratitudine che l’amministrazione comunale – tiene a precisare il sindaco- vuole manifestare all’Arma dei Carabinieri per il prezioso lavoro svolto a tutela della sicurezza dei cittadini e per la seria, rigorosa e intransigente condotta portata avanti in tutti questi anni nella città di Cetraro.
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