Pochi giorni fa, nella Sala Convegni del Palazzo del Trono a Cetraro paese, alla presenza del Sindaco Giuseppe Aieta, dell’Assessore alla cultura Fabio Angilica, dell’editore Walter Pellegrini e di un nutrito numero di spettatori, si è tenuta la presentazione del libro I diari di mio padre 1938 – 1946, scritto dall’ex giornalista RAI, Gregorio Corigliano, oggi membro del Corecom Calabria.
Racconti di un giovane militare che, poco più che trent’enne, fu costretto ad abbandonare il proprio paese d’origine, San Ferdinando e i suoi affetti più cari per servire la patria in Libia, per poi finire prigioniero degli inglesi in India.
Quel ragazzo, che altri non era che il padre di Corigliano, scrisse nei suoi otto lunghi anni di stenti e sacrifici, nel contesto della seconda guerra mondiale, dei diari. Diari formati da una prima parte, per così dire, “narrativa“, in cui descrive, come dice l’autore, “l’addio senza sapere che poi sarebbe finita così“, e una seconda parte dei diari veri e propri, dove descrive le pene subite e la lunga attesa dell’armistizio.
Tutto ciò è stato ora trasformato in un libro, “affinché si possa far capire ai giovani” – come da lui stesso affermato – “cosa sia stata la seconda guerra mondiale per un giovane calabrese“.